Prestiti all'artigianato, l'Abruzzo tra le peggiori, il credito scende del 7,3%

A Chieti e Teramo ultimi posti della classifica delle province

26 Maggio 2017   12:36  

Il credito erogato alle imprese artigiane abruzzesi fa registrare, a settembre del 2016, un calo del 7,3%. Un dato, inferiore alla media nazionale (-5,8%), che colloca la regione al terzultimo posto della classifica italiana. Le cose vanno peggio solo in Umbria e nelle Marche (-7,4% e -12,5%), altre due regioni interessate, insieme all'Abruzzo, dal terremoto. E' quanto emerge da un approfondimento che Confartigianato Abruzzo ha condotto sull'elaborazione "Trend del credito alle imprese artigiane a settembre 2016" dell'Ufficio studi della Confederazione nazionale.

Al 30 settembre 2016, i prestiti, in Abruzzo, ammontano a 932 milioni di euro, con una flessione di 74 milioni rispetto all'anno precedente. Cifre che collocano la regione al 18esimo posto della graduatoria nazionale, guidata da Valle d'Aosta, Lazio (-2,5% e -3,2%).

A livello provinciale, il calo più consistente dei prestiti all'artigianato si registra a Chieti (-13,6%, 260 mln di euro, 108esima posizione) e a Teramo (-9,5%, 248 mln, 103esima posizione). Va meglio nell'Aquilano (-2,3%, 194 mln di euro, nona posizione) e, soprattutto, nel Pescarese che, con prestiti per 230 milioni ed una flessione dell'1%, si posiziona al terzo posto della classifica delle province italiane.

In Abruzzo i prestiti a medio e lungo termine, pari al 71,5%, rappresentano più dei due terzi del totale di quelli concessi all'artigianato, con un calo del 4,9% tra settembre 2015 e settembre 2016. Quelli a breve termine sono il 28,5%.

I prestiti all'artigianato, in Abruzzo, erano scesi dell'8% a giugno 2016, dell'8,6% a marzo 2016, del 4,5% a dicembre 2015, dell'8,1% a settembre 2015, dell'8% a giugno 2015, del 7% a marzo 2015, del 5,3% a dicembre 2014 e del 2,1% a settembre 2014.

I tassi di interesse applicati sono pari al 5,83%, contro il 4,91% della media nazionale: 8,55% per le piccole imprese e 5,48% per le imprese medio-grandi, con un gap in punti base pari a 307. Tassi più alti nel settore dei servizi: 6,84%. Seguono costruzioni (6,67%) e manifatturiero (4,54%).

“Sono passati ormai tre anni dall’insediamento della Giunta D’Alfonso – afferma il presidente regionale di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco – e fino ad ora non abbiamo ricevuto risposte né sulla proroga per l’utilizzo dei fondi della vecchia programmazione né sulla nuova. Il tema dell’accesso al credito è di vitale importanza, soprattutto per le micro e piccole imprese. Non siamo più disposti ad attendere altro tempo e la buona volontà del vicepresidente della Giunta, Giovanni Lolli, non è sufficiente: vogliamo risposte immediate altrimenti convocheremo presto lo stato di agitazione della categoria”.


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