#TASI #IMU 2015: Il 16 giugno prima rata, ai Comuni 2,3 miliardi. LA GUIDA

Aliquote deliberate in 1.230 Comuni, negli altri entro ottobre

09 Giugno 2015   09:45  

"Le polemiche di queste ore sulle modalità di pagamento della Tasi rivelano che la lezione degli ultimi anni non è proprio servita.

Anche quest'anno, oltre a dover sopportare un carico fiscale senza precedenti e quasi triplicato rispetto al 2011, i contribuenti - a poco piu' di un mese dalla scadenza del termine per il versamento dell'imposta - sono alle prese con incertezze applicative indegne di un Paese civile".

Lo afferma il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. "Non solo l'originario obbligo per i Comuni di invio dei bollettini di versamento precompilati e' stato poi trasformato in mera facolta', condizionata alla richiesta dei singoli contribuenti.

Ma si ha notizia per giunta - prosegue il leader di Confedilizia - che solo pochi Comuni si stiano organizzando per far fronte a tale incombenza.

Il tutto, mentre l'associazione dei Comuni, attraverso la sua Fondazione Ifel, nega addirittura la sussistenza dell'obbligo anche in caso di richiesta del contribuente.

Desta stupore, poi, il fatto che l'Anci-Ifel affermi che ad oggi non sia stato ancora emanato il decreto attuativo che consente l'invio del bollettino precompilato, quando tale provvedimento e' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale esattamente un anno fa.

Per i contribuenti, come accade ormai dal 2012, si prepara insomma - conclude Spaziani Testa - un altro anno in cui saranno calpestati i piu' elementari principi di civilta' giuridica, oltre che di rispetto della legge sullo Statuto dei diritti del contribuente".

Per ora sono dei miniritocchi quelli decisi dai Comuni per Imu e Tasi.

La prima chiamata allo sportello per proprietari e affittuari e' fissata il 16 giugno, ma in quella data si paghera' solo la prima rata al 50%, sulla base delle aliquote e delle eventuali detrazioni valide per il 2014.

Lì dove la delibera è stata già pubblicata si pagherà in base alle nuove percentuali, mentre nei centri in cui la decisione non è ancora stata presa si pagherà lo stesso importo pagato nell'estate dello scorso anno, in base all'aliquota 2014 di fatto ancora in vigore.

A metà dicembre poi, quando i contribuenti saranno chiamati a versare la seconda rata, si pagherà a conguaglio in base agli aggiornamenti che i Comuni avranno obbligatoriamente comunicato al Mef entro il 21 ottobre (pubblicandole entro il 28 dello stesso mese sul sito finanze.it).

Le amministrazioni che hanno gia' deliberato le aliquote per quest'anno sono dunque ad oggi una netta minoranza, 31 sui 117 capoluoghi di provincia italiani, secondo i dati delle Finanze rielaborati da Confedilizia.

Fino ad oggi ad adeguare l'aliquota comunicandola al dipartimento delle Finanze sono stati, secondo quanto riporta la Confedilizia, 1.230 amministrazioni per la Tasi e 1.214 per l'Imu.

Una minoranza dei circa 8.000 Comuni italiani.

Le grandi citta', come Torino, Milano, Roma, Napoli, Palermo, mancano ancora all'appello ed e' difficile pensare che possano adeguarsi entro la meta' del prossimo mese.

Per decidere se rivedere o meno l'aliquota e' infatti probabile che i grandi Comuni aspettino di avere un quadro piu' preciso dei propri bilanci.

A guardare i dati finora raccolti, le brutte sorprese non sono molte.

La Cgia calcola quindi che, alla luce di tutto ciò, visto che nel 2014 i sindaci hanno incassato dalla Tasi circa 4,6 miliardi di euro, di cui 3,3 miliardi relativi all'abitazione principale, i contribuenti verseranno entro il 16 giugno circa la metà di quanto pagato complessivamente nel 2014, ovvero 2,3 miliardi, di cui 1,6 miliardi sulla prima casa.

Gli artigiani di Mestre lamentano però il fatto che, nonostante la legge abbia dato la facoltà ai Comuni di inviare da quest'anno ai contribuenti i modelli per il pagamento della Tasi già compilati, gli enti locali attivi in questo senso siano ancora pochi.

"Nella maggior parte dei casi, - afferma il segretario Giuseppe Bertolussi - anche quest'anno i proprietari di prima casa sono stati abbandonati a loro stessi".

Quello che molti Comuni stanno probabilmente aspettando in attesa di deliberare le nuove aliquote è peraltro l'accordo tra governo e Anci sul cosiddetto "fondo perequativo" che permetterebbe alle amministrazioni locali di approntare specifiche detrazioni a favore di famiglie numerose e o fasce sociali in difficoltà.

Lo scorso anno lo Stato ha accordato un "trasferimento" di 625 milioni di euro che quest'anno, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe scendere a 500 milioni.

Comunque "una boccata d'ossigeno" secondo la Cgia, che dovrebbe essere inserita nel decreto enti locali, in arrivo a breve sul tavolo del consiglio dei ministri. 

A rivedere, del tutto o parzialmente, le aliquote Tasi sono stati al momento solo 10 Comuni dei 31 "mappati".

E in alcuni casi, come quello per esempio di Barletta, la revisione e' stata al ribasso, dal 3,3 per mille del 2014 al 2,7 di quest'anno.

Anche Mantova ha portato dal 2,4 al 2,2 per mille l'aliquota base per le abitazioni principali (esclusi immobili signorili di categoria A1, A8 e A9, che oltre a pagare l'Imu per legge hanno anche una Tasi al 2 per mille).

Il Comune di Modena ha rivisto invece al rialzo, dal 3,1 al 3,3 per mille, cosi' come Sondrio, dal 2 al 2,5 per mille.

Tre Comuni su 31 hanno alzato l'aliquota Imu (Livorno, al 10,6 per mille, Urbino, al 10,5 per mille, e Pordenone, all'8,85), mentre in due citta' (Enna e Padova) la revisione e' stata al ribasso.

In tutte le amministrazioni dove la decisione e' stata gia' presa e' possibile il pagamento della Tasi in un'unica soluzione entro il 16 giugno.

Per effettuare il versamento si puo' utilizzare il bollettino postale o il modello F24 (con facolta' di compensare gli importi dovuti con eventuali altri crediti d'imposta), anche precompilato da parte del Comune.


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