CNA: Centinaia di attività economiche nel cratere a rischio con la restituzione delle tasse al 100%

Riceviamo e pubblichiamo

23 Agosto 2011   07:26  

Centinaia di attività economiche a rischio fondato di chiusura, a causa del flagello tasse per la restituzione del 100% con scadenza al 16 dicembre 2011, e chi cercherà di sopravvivere alla mannaia tasse, a causa del terremoto, avrà un percorso pieno difficoltà economiche con una forte tensione finanziaria, in un futuro ove non si intravede una minima ripresa di crescita e sviluppo che determinerà un probabile rinvio della cessazione di attività per eccessivo indebitamento, causato dalla ostinazione a non riconoscere al territorio del cratere sisma quanto riservato ad altre popolazione terremotate con la sola restituzione del 40%, trascorsi dieci anni e in 120 rate. Uno stillicidio che ormai è diventato una persecuzione per chi tra le tante difficoltà cerca di contribuire con forti sacrifici, coraggio e umiltà, a cui il governo ha riservato poco o niente perdendo di vista i suoi impegni, a difendere il territorio dal rischio abbandono. Dal grido di onorevoli rappresentanti di governo di promessa di impegno d'intervento e rassicurazioni, di buone notizie che non sono la risoluzione dei problemi che sono tanti e rimangono tutti, si passa al fondato rischio di certezza di pagamento tasse, dopo aver subito gli ingenti danni materiali e sociali. Il tutto in un contesto, ove, ognuno si chiude a difesa del proprio operato o della propria inerzia, ignorando completamente la realtà con proposte miopistiche, anziché aiutare responsabilmente, con proposte concrete la ripresa economica del territorio martoriato, nel rispetto dei ruoli istituzionali rappresentati ai vari livelli. Da mesi ci troviamo a discutere degli stessi problemi, e invece di intervenire sulle cause ci limitiamo a correggere gli effetti di scelte inefficaci. Predilige la teoria del si salvi chi può, a danno dell'intera collettività di cui loro stessi sono stati eletti a rappresentarla, ove prevale l'esercizio di una lunga e brutta campagna elettorale per l'elezione del nuovo Sindaco di L'Aquila, da cui emergono soltanto attacchi alla municipalità senza avere la benché minima conoscenza della realtà di ormai 28 mesi di incertezze, non volendo ergersi a difesa di nessuno in quanto non rientra nel nostro campo di rappresentanza a di interesse delle attività economiche, ma come cittadini ognuno di noi dovrebbe contribuire affinché il nostro territorio venga impropriamente e personalmente utilizzato per sé e per i propri cari. Chi ha il dovere di vigilare, deve farlo senza promettere sconti a nessuno. L'Aquila non è più un giovane che ha bisogno di sola riabilitazione, ma un anziano signore con tanti problemi di salute che costituiscono una grave malattia, per cui la politica deve cambiare stile di vita, smettere alcune abitudini, rinunciare, scegliere. Ma chi ne ha voglia di affrontare queste fatiche? Chi è pronto a sacrificarsi per uno scopo di interesse generale, chi ne ha le capacità, chi ne ha l'umiltà,..... Le imprese, i cittadini, i giovani, le istituzioni civili e culturali, sappiano contribuire ad esprimere il meglio .


Agostino Del Re
Direttore Provinciale CNA L'Aquila


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