Camplone premiato da Il Gambero Rosso

28 Settembre 2011   20:02  

Il bar pasticceria Caprice di Fabrizio e Antonella Camplone (piazza Garibaldi, Pescara) è il miglior bar d’Abruzzo e uno dei 30 bar premiati dalla guida Bar d’Italia di Gambero Rosso con il massimo riconoscimento di “Tre chicchi e Tre tazzine”.

 Per Caprice si tratta di un piccolo record, visto che da ben 7 anni consecutivi si colloca ai vertici dell’ospitalità italiana della caffetteria e della pasticceria, dove i 30 locali premiati rappresentano la punta di diamante dei 1700 indirizzi selezionati dagli ispettori della guida.

Regione leader il Piemonte (8 locali premiati), segue la Lombardia (5 locali premiati), poi Sicilia (4 locali sul podio). È quindi la volta di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Lazio con 2 locali al vertice. Un locale di eccellenza ciascuno per Liguria, Abruzzo e Puglia.

 “Siamo felicissimi di rappresentare l’Abruzzo in Italia – ha detto Fabrizio Camplone, membro dell’Accademia dei Pasticceri Italiani, ricevendo il premio questo pomeriggio a Roma – ma soprattutto siamo felici di poter condividere questo successo costante con tutti i nostri clienti che ci stimolano a tenere sempre alta la qualità dei nostri prodotti e dei nostri servizi”.

A Roma Fabrizio Camplone oggi ha presentato i suoi gelati, frutto della sua continua ricerca nel segno della tradizione abruzzese: alla scrucchijata, liquirizia di Atri, bocconotto frentano, al lattacciolo, alla presentosa, al pecorino di Farindola, all'Aurum, all'olio DOP delle colline pescaresi e I capricci al caffè arabica

 Le tendenze: anche i bar, come i ristoranti, dopo anni passati a giocare su location “a effetto”, hanno capito che si vince solo puntando sulla qualità. E valorizzando il territorio. Segno dei tempi? Probabilmente sì. In tempi di crisi c’è una gran voglia di sostanza, di certezza. Il bisogno di “ancorarsi” alle radici. È questo il fil rouge che lega i locali che raggiungono il podio in “Bar d’Italia 2012 del Gambero Rosso”, la prima ed unica guida, giunta alla dodicesima edizione, che assegna i voti ai bar.

Sia che l’offerta si muova sui binari della tradizione o che metta sul piatto una proposta più dinamica e articolata mixando generi, forme e sapori, il discorso non cambia: è il buono che vince. Se poi a far da cornice c’è una location di appeal, il piacere aumenta ma prima di tutto viene il sapore. Un sapore che il cliente ormai sempre più esigente e attento vuole ritrovare in tutto, dalla prima tazzina del mattino all’aperitivo della sera.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore