Capri 2011: Riccardo D'Alessandro (GI Confindustria Chieti) "Giovani in fuga"

22 Ottobre 2011   20:46  

I dati del rapporto Svimez dipingono un’Italia poco rassicurante. Li voglio ricordare perché con i numeri davanti viene meno voglia di perdersi in chiacchiere. E mi sarebbe piaciuto se oggi, qui a Capri,  fossero stati sotto gli occhi di tutti in questi due giorni di lavoro.
In sintesi. Una disoccupazione reale nel Mezzogiorno del 25%; un abitante su 5 nel 2050 avrà più di 75 anni mentre i giovani passeranno da 7 a 5 ml; il 45% di chi va via dall’Italia è laureato o diplomato.    Nei prossimi vent’anni il Mezzogiorno perderà 1 giovane su 4 mentre nel Centro Nord 1 giovane su 5 sarà straniero.    Tra il 2008 e il 2010 abbiamo perso 533mila posti di lavoro: meno di 1 giovane su 3 ha un lavoro.   

70 mila persone l’anno lasciano il nostro Paese e vanno a lavorare all’estero, la gran parte sono soggetti qualificati.     In breve, quanto sopra significa che, verosimilmente, stiamo perdendo il futuro. Cosa dire?    Se sommiamo i dati economici alle difficoltà che il nostro Paese frappone tra i giovani e la possibilità di realizzazione professionale e personale (chi non ha un buon lavoro non  mette su famiglia) attraverso meccanismi vari di clientelismo, non meritocrazia, incapacità di avvalersi financo  delle competenze (altro che delle eccellenze!), impossibilità di ricambio generazionale, gerontocrazia... non rimane molto per convincersi a restare.   

Un giovane di 35 anni senza lavoro per quale motivo dovrebbe restare in Italia?

Riccardo D’Alessandro, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Chieti.       Capri, 22 ottobre 2011       


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