Centri Commerciali "Luoghi" e "Non Luoghi"

06 Luglio 2015   10:04  

Alessandro Corradi ci riceve in modo assolutamente informale in uno dei due centri commerciali che dirige in Abruzzo, l'Auchan di Pescara proprio di fianco l'Aeroporto d'Abruzzo.

Giovane, brizzolato e fresco papà, Corradi rappresenta i cosidetti "non luoghi" vituperati dai salotti buoni, ma frequentatissimi dalla gente e spesso apprezzati per le tante piccole attenzioni che i nostri centri storici non danno più.

Con lui, abbiamo voluto capire perchè queste gallerie che spesso sorgono poco fuori dai centri abitati hanno soppiantato quasi del tutto "lo struscio" in centro e rosicchino terreno anche alla movida di molte città italiane.

"A differenza di altri centri, i due Auchan pescaresi (Pescara città e Villanova .ndr) - ci dice il direttore - sono ipercentrici. Qui si viene a fare la spesa e poi di contorno offriamo altri servizi e possibilità di acquisti, come gioielleria, intimo, giochi e molto altro".

Un "non luogo" che, nonostante la grossa crisi, continua ad attirare acquirenti di varie nazionalità complice la semplicità di parcheggio, l'aria condizionata d'estate o il riscaldamento d'inverno, la pulizia, la sicurezza ed anche una serie di appuntamenti settimanali con spettacoli e personaggi di richiamo.

"Noi cerchiamo di attirare il cliente con i nostri servizi, presentandoci sempre al meglio - ci rivela Corradi - Al centro di tutto c'è l'attenzione al cliente, il rispetto per il denaro che spende e la possibilità di passare qualche ora senza pensieri. Siamo stati fra i primi - continua - a riservare il baby parking gratuito a tutti i clienti, a dotarci di stazioni di ricarica per cellulari e tablet fruibili in modo gratuito ed il wifi free è disponibile in tutta l'aera del centro parallelamente ad alcune postazioni fisiche nei pressi della piazza e del bar".

Ci sono poi i prezzi che fanno gola e le offerte "irripetibili" che caratterizzano i vari negozi del centro commerciale, ma soprattutto le grandi catene, come l'Auchan ed Expert per il settore dell'elettronica.

"Il rispetto del cliente è anche questo - conclude Corradi - dare il giusto valore alle cose e riservare ai nostri utenti i prezzi migliori mantenendo una ottima qualità dei prodotti offerti".

Se i Centri Storici vorranno tornare a gestire le regole del mercato dovranno per forza confrontarsi con queste realtà, soprattutto in tempo di crisi dove il risparmio e la sicurezza divengono valori fondamentali di scelta.


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