Come dovrebbero essere le imprese abruzzesi di oggi

07 Aprile 2017   10:37  

Il processo di digitalizzazione delle aziende sta rivoluzionando il mondo del lavoro. Si tratta di un processo lento ma inesorabile, che è diventato ormai necessario per il successo della propria azienda. La digitalizzazione crea vantaggi nell’integrazione e nella collaborazione, sia con i clienti e fornitori sia con i competitors. 

Digitalizzare un’azienda vuol dire dematerializzare, fare a meno di oggetti vicini alla “pensione”. Secondo l’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano, infatti, sono oltre 600miliardi i fogli e 45 miliardi i documenti di business che potrebbero essere dematerializzati in Italia. 

Questo permetterebbe alla pubblica amministrazione di risparmiare circa 20 miliardi di euro l’anno e alle imprese di risparmiare altri 20 miliardi di euro nei processi di interazione con la pubblica amministrazione, e circa altri 160 miliardi nelle relazioni interne ed esterne (fornitori e clienti). 

Purtroppo, però, le imprese italiane, in particolar modo quelle abruzzesi, sono in ritardo sulla tabella di marcia che conduce alla digitalizzazione. La quarta rivoluzione industriale, come dicevamo, resta comunque inesorabile. La digitalizzazione porta ad avere a che fare con clienti e fornitori sempre più connessi ed attenti a ciò che succede. Il tutto attraverso i diversi dispositivi tecnologici ed attraverso web application gratuite tipo questa. Spesso, infatti, clienti e fornitori si scambiano informazioni ed esperienze prima di rifarsi ad un’azienda specifica. Per questo le aziende devono imparare ad essere appetibili anche sui social network come Facebook, Twitter, Pinterest. 

La digitalizzazione diventa fondamentale anche per quel che concerne le relazioni all’interno dell’azienda. Sono sempre più diffusi, infatti, i software che permettono meeting virtuali, web conference e communication tool come Skype. 

Le innovazioni tecnologiche offrono, inoltre, la possibilità di raccogliere e trattare un’enorme mole di dati, consentendo il lancio di nuovi servizi basati sui dati di geo-posizionamento e nuovi modelli di business. In ogni caso, per trarre vantaggio da tale aspetto, è importante sviluppare capacità di analisi ed interpretazione dei big data. Ma come fare per analizzare i dati raccolti? La tecnologia, come sempre, ci arriva in sostegno. Ci sono, infatti, diversi strumenti di business intelligence e analytics in grado di ridurre i tempi di elaborazione e di favorire, quindi, le aziende. 

Per i titolari di aziende abruzzesi non ancora al passo con la rivoluzione digitale sul web c’è uno strumento molto interessante. 

Gli utenti interessati delle pmi italiane possono, infatti, usufruire di un questionario messo a punto dalla Unit sistemi informativi di SDA Bocconi, disponibile online nel sito di Affari&Finanza di Repubblica. Il questionario è composto da venti domande rivolte a titolari di aziende e manager, col fine ultimo di far valutare gli effetti positivi del processo di trasformazione digitale del sistema delle imprese italiane. 

Chi compila il questionario può comparare il proprio livello di digitalizzazione con quello delle altre imprese che hanno già partecipato a tale iniziativa. Le informazioni contenute nel rapporto personale si aggiorneranno in automatico, così da tener conto delle nuove compilazioni. Queste ultime saranno poi a disposizione dell’imprenditore ad ogni accesso al sito. 

 


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