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Crescita zero per l'Italia nel 2019. La previsione è del Centro Studi di Confindustria che rivede al ribasso di 0,9 punti le stime elaborate lo scorso ottobre. A pesare, per circa i tre quarti del calo, la minore domanda interna. Il resto lo fa il calo della domanda estera. Leggero miglioramento invece per il Pil del 2020 che il Csc stima poter raggiungere lo 0,4%. La partita sulla domanda interna diventa a questo punto per Confindustria urgente: "Gli investimenti privati per la prima volta sono previsti negativi dopo anni di crescita (-2,5% nel 2919, escluse le costruzioni). Servono dunque misure di stimolo come il ripristino del superammortamento", dicono gli economisti di viale dell'Atronomia che però condizionano ogni rilancio a quel "clima di fiducia migliore senza il quale le politiche potranno ben poco".
Nel 2019, stima ancora il Csc, l'indebitamento della Pa salirà al 2,6%. Il rapporto deficit /Pil resterà al 2,6% anche nel 2020. Il debito della Pa, invece, tocca nel 2019 quota 133,4 , circa 2,7 punti percentuali in più delle ultime previsioni di Confindustria per assestarsi al 133,6 nel 2020.