Economia, Balzano: "Per uscire dalla crisi che stritola l'Europa è necessario cambiare mentalità"

20 Ottobre 2011   10:02  

La crisi economica e finanziaria che stiamo attraversando deve far riflettere tutti gli operatori della Pubblica Amministrazione, perché le conseguenze più immediate, se le cose non dovessero migliorare attraverso gli interventi richiesti dalla U.E. e dalla B.C.E., colpiranno innanzitutto questo settore che grava pesantemente sulla spesa pubblica.

Basta guardare a quanto si sta verificando in Grecia.

I provvedimenti messi in atto in quel Paese per ridurre la spesa incidono su quella P.A. attraverso una riduzione degli stipendi e tagli corposi al personale.

La situazione dell’Italia non è certamente quella della Grecia, ma anche da noi drastici tagli sarebbero fatti sulla P.A. con conseguenze non certo piacevoli per il personale.

Allora è necessario che questo pericolo sia ben presente tra gli operatori e li spinga a cambiare i propri comportamenti.

Mi riferisco in particolare alla Dirigenza.
I dirigenti debbono essere coscienti del ruolo che sono chiamati a svolgere. Non debbono cercare alibi.

I regolamenti e i contratti che disciplinano i rapporti di lavoro mettono a disposizione tutti gli strumenti per poter bene operare ed essi non debbono coltivare la convinzione che una volta acquisita la qualifica, nulla può succedere e che quindi la loro posizione è intoccabile.

I dirigenti vengono nominati per svolgere compiti precisi e se non risultano all’altezza, possono essere rimossi.
Ma allora perché questo non succede?

Perché intervengono protezioni e “pigrizie” da parte dei vertici delle amministrazioni, che anziché badare al bene comune, costituito dal buon funzionamento della macchina burocratica e dal raggiungimento degli obiettivi prefissati, mirano ad una conservazione dell’esistente, che i fatti stanno dimostrando essere un boomerang che alla fine si ritorcerà contro loro stessi.

E’ il momento di cambiare mentalità e comportamento. Le “rendite di posizione” sono in pericolo ed il bene comune deve essere la stella polare.
Le agitazioni sempre più frequenti all’interno della società civile debbono rappresentare un campanello di allarme per tutti, ma in particolare per coloro che debbono fornire servizi efficaci ed immediati ai cittadini ed alle imprese.

 

Ferdinando Balzano


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