Gomme 'M+S': cosa sono e cosa prevede la normativa sul loro utilizzo

L'arrivo del mese di novembre segna, per molti automobilisti, il momento di procedere alla sostituzione delle gomme estive per equipaggiare la propria auto con quelle invernali. Questo obbligo, in realtà, non riguarda tutte le strade presenti sul territorio nazionale ma solo quelle montane e pedemontane, oltre alle arterie viarie che si trovano in zone interessate da frequenti e abbondanti precipitazioni atmosferiche. Non molti sanno, però, che le 'gomme invernali' non sono tutte uguali e che, a seconda dell'omologazione che riportano sulla spalla possono essere impiegate in contesti climatico ambientali molto diversi.

Le due categorie di gomme invernali

Le marcature che contraddistinguono gli equipaggiamenti invernali consentiti sono due:

• M+S: le due lettere sono le iniziali di, rispettivamente, "mud" e "snow", ovvero 'fango' e 'neve' in inglese. La sigla viene apposta direttamente dai costruttori, a segnalare che quel particolare tipo di gomma è, per caratteristiche, adatto all'utilizzo invernale. Di base, quindi, tutti gli pneumatici invernali e da neve sono gomme M+S: basta sfogliare il catalogo online di uno shop specializzato come Euroimportpneumatici per constatare come i vari modelli siano tutti contrassegnati con questo tipo di sigla;
• 3PMSF: questo codice alfanumerico sta per "three peaks mountain snow flake", ovvero "fioccho di neve nella montagna a tre picchi", una dicitura spesso affiancata dalla raffigurazione, impressa sulla spalla dello pneumatico, di un fiocco di neve compreso nel profilo di una montagna a tre punte. A differenza della sigla MS, questa può essere apposta solo sulle gomme che hanno superato determinati test di omologazione in base a quanto stabilito da un regolamento comunitario. Pertanto, non rappresentano una mera indicazione di massima da parte del costruttore ma la 'certificazione' del possesso di precise caratteristiche tecnico-prestazionali che rendono le gomme adatte all'uso invernale anche in condizioni 'estreme', quali temperature prossime allo 0° oppure presenza di neve e ghiaccio sul manto stradale.

Caratteristiche tecniche e performance

In linea generale, sono due gli aspetti che caratterizzano maggiormente le gomme invernali:

• la composizione della mescola;
• la struttura del battistrada.

Per quanto riguarda la prima, si tratta di una mistura ricca di silice, un minerale che rende la gomma più 'morbida' rispetto, ad esempio, a quella degli pneumatici estivi. In tal modo, la mescola è in grado di resistere meglio allo stress dovuto alle basse temperature, in particolare quelle inferiori ai 7°. La geometria del battistrada, invece, è progettata è realizzata in maniera tale da garantire che il veicolo abbia trazione e aderenza anche su fondo innevato o ricoperto di ghiaccio; le scanalature e le tassellature servono a 'raccogliere' la neve e il ghiaccio, i quali aderiscono meglio tra loro anziché con la sola gomma. In virtù di tale principio, il battistrada delle gomme da neve è più 'scolpito' rispetto a quello delle coperture estive e, in parte, di quelle multistagionali.

Normative di utilizzo

In origine, il Codice della Strada non faceva esplicita menzione delle 'gomme M+S', limitandosi a far riferimento a equipaggiamenti o pneumatici invernali. Successivamente, il Ministero dei Trasporti ha chiarito che la dicitura 'M+S', con tutte le relative varianti utilizzate dai vari costruttori, fanno parte dei "mezzi antisdrucciolevoli" e degli "equipaggiamenti invernali" da impiegare sulle strade interessate da specifici provvedimenti da parte dell'ente gestore. Inoltre, l'utilizzo delle gomme invernali non è soggetto a limiti di tempo; in altre parole, possono essere utilizzate tutto l'anno, a prescindere dalle condizioni metereologiche o climatiche, anche al di fuori del periodo di vigenza dell'obbligo di dotazioni invernali. Lo stesso dicasi anche per le '4 stagioni', le gomme multistagionali con caratteristiche intermedie: se recano la marcatura 'M+S' sono, difatti, equiparabili alle gomme invernali.