Il Gruppo Sarni +18,6% per una RedBull, 0,55€ in più di un'altra area di sosta

In tempo di crisi meglio guardare anche ai centesimi

11 Luglio 2012   10:43  

Non siamo abituati a guardare i centesimi, ma in tempo di crisi alcune cose saltano all'occhio e succede che in una normale trasferta di lavoro ci si fermi nelle aree di sosta per comprare da mangiare o da bere.

Noi abbiamo comprato due Red Bull (per carità so che si dice facciano male, ma tengono svegli alla guida...) una alle 16.59 in un'area di sosta sulla statale 17 che dall'Aquila porta a Pescara, nella zona di Ofena.

Al bar prendiamo la lattina dal frigo ed il conto è di 2,40€, sapendo il costo all'ingrosso che è di 0,67 per un tir di stock e 1,69, a volte meno, al supermercato ugualmente ghiacciata ci rimaniamo un po' male, ma... c tiene svegli quindi la prendiamo.

Al ritorno dalla trasferta altra sosta dopo la mezzanotte e mezza, questa volta appena entrati sull'A25 da Pescara in direzione L'Aquila, località Brecciarola, area di sosta gestita da Sarni.

Stessa scelta, una Red Bull ghiacciata sempre per tenerci svegli alla guida, conto anche qui della lattina presa dal frigo e, con nostra sopresa, ben 2,95€!

Il 18,6% in più che in soldoni fanno 0,55€ di surplus per lo stesso identico prodotto rispetto all'altra area di sosta e ben il 57,3% in più che al supermercato!

Ben inteso che in nessun caso è addebitabile il servizio avendola presa dal frigo.

Insomma in tempo di crisi c'è chi mantiene dei prezzi ragionevoli e chi, invece, guadagna di più.

La redazione resta disponibile a precisazioni e spiegazioni da parte del Gruppo Sarni, tenendo a precisare che questo articolo è frutto di una singola esperienza e non riguarda l'intera fornitura merceologica dell'area di sosta presa in considerazione tantomeno quella dell'intero gruppo.


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