La crisi? Scambiamoci conoscenza

Capri, Quisisana, 30 ottobre ore 12,30

03 Novembre 2010   16:48  

Enzo Rullani, è Presidente del centro Tedis della Venice International University di Venezia, in cui svolge attività di insegnamento e di ricerca sull’economia della conoscenza, sull’evoluzione dei distretti, sulle nuove tecnologie nei settori emergenti. E’ direttore delle attività di ricerca di Laboratorio Network, centro di studi e di consulenza su comunicazione, distretti e nuove tecnologie di Venezia. Dirige il team di ricerca di CFMT (Centro di formazione del management del terziario) sull’economia dell’immateriale e l’innovazione nei servizi. Fa parte del Comitato Scientifico della Fondazione Nord Est e dello Steering Committee del Master in Management, Innovazione e Ingegneria dei servizi della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Fa parte del Comitato Tecnico Scientifico del Centro Studi Luigi Cerutti (CSC), di Verona. Ha insegnato Strategie di impresa ed Economia e gestione della conoscenza presso la Facoltà di Economia dell’Università Ca' Foscari di Venezia.

In questo momento conta la qualità, e la capacità di stare sui mercati dipende da quello che si riesce ad offrire. E’ evidente che in un momento di crisi viene meno proprio la capacità di investire sul prodotto e sul processo, per cui è fondamentale saper avvalersi della conoscenza dell’altro. Che non è necessariamente quello della porta a fianco o della stessa città o regione, ma chiunque, anche oltre l’Oceano, abbia quella certa conoscenza o competenza di cui abbiamo bisogno. Prima parlavamo di distretti, ora ha meno significato perché anche la conoscenza in un certo senso fa parte del mercato globale: bisogna puntare sulle partenership, sulle intese, sulle collaborazioni tra aziende per un obiettivo che supera la competizione tra le stesse. I modelli devono essere agili, un’intesa non necessariamente presuppone accordi, poli, luoghi giuridici, può essere veloce come parlarsi”


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