Loreto Aprutino, Icie minaccia di lasciare

25 Febbraio 2012   20:28  

«Se il sindacato Fiom Cgil e i lavoratori continueranno a denigrare e danneggiare ancora la nostra società, saranno trasferite da Loreto Aprutino (Pescara) tutte le lavorazioni - sia quelle attuali sia quelle previste dal nostro Piano di Sviluppo – presso gli altri siti produttivi del nostro Gruppo». A minacciare di andarsene dall’Abruzzo sono gli amministratori della Icie Switchboards, Pasquale e Pierfrancesco Pistilli, azienda che ha rilevato nello scorso giugno lo stabilimento di Loreto dalla multinazionale Abb. «Ricordiamo a tutti – spiegano in una nota – che siamo venuti in Abruzzo dal Molise, abbiamo investito i nostri soldi senza nemmeno chiedere gli aiuti statali, regionali o di altra natura, abbiamo salvato dalla chiusura sicura una fabbrica che occupa 35 lavoratori, abbiamo già fatto nuovi investimenti sul sito, abbiamo un piano di sviluppo che prevede il raddoppio del numero degli occupati e abbiamo già assunto altri sei lavoratori del territorio». «Siamo ancora qui, nonostante l’accoglienza dei lavoratori e della Fiom Cgil – aggiungono nella nota – perchè riconosciamo alle istituzioni (Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Abruzzo, Provincia di Pescara e Comune di Loreto Aprutino), l’elevato grado di competenza e assistenza, la disponibilità, l’imparziale impegno e stimolo». Gli amministratori della Icie ricordano inoltre che «l’unica causa del calo di produzione, del fatturato e dei flussi finanziari, è costituita dalla perenne situazione di tensione da parte dei lavoratori: la loro ostilità si è rivelata già con il primo sciopero indetto dopo appena 30 giorni dall’acquisto e attualmente con lo sciopero ancora in corso».


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