Micron, vicina la chiusura di Avezzano

Abbandonato il mercato sviluppato nella marsica

10 Novembre 2012   07:51  

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da parte della FIOM-CGIL della Provincia di L’Aquila sullo stato di salute in cui verserebbe lo stabilimento marsicano della Micron che avrebbe, a detta della sigla sindacale, abbandonato il mercato di prodotto che viene realizzato nello stabilimento di Avezzano, lasciando così spazio solo al notevole ridimensionamento o la chiusura dello stesso.

La nota:

Come volevasi dimostrare!

Stando a quanto riportato da alcuni siti specializzati in notizie sul mondo dei semiconduttori, Farshid Sabet, vice presidente e direttore generale della divisione mobile di Aptina avrebbe dichiarato, l’8 novembre 2012, che Aptina si rifornirà di sensori d’immagine su supporti a 12 pollici (300mm) prodotti da Fab Micron.(http://www.digitimes.com/news/a20121107PD218.html http://image-sensors-world.blogspot.it/2012/11/aptina-to-use-microns-12-inch-fab.html)

Se questa è la volontà di Aptina, la FIOM-CGIL della provincia di L’Aquila ha ben capito, sin dall’inizio, le intenzioni della Micron: se quanto riportato dai siti specializzati infatti venisse confermato, avremmo la dimostrazione della volontà strategica di Micron di uscire dalla produzione dei sensori d’immagine su supporto a 200mm, abbandonando così lo stabilimento di Avezzano.

La FIOM-CGIL, dopo aver più volte denunciato una sottovalutazione generale delle dichiarazioni fatte dal dott. Sergio Galbiati il 26 luglio 2012 a Monza, ritiene opportuna una immediata presa di posizione da parte delle istituzioni e ribadisce la necessità di avviare immediatamente un confronto con Micron per capire le sorti dei 1624 lavoratori di Avezzano.

È opportuno partire dalla proposta della FIOM-CGIL largamente condivisa dai lavoratori Micron di Avezzano, proposta che sintetizziamo:

• svincolarsi immediatamente da una mono-produzione e mono-committenza, diventando una Foundry propriamente detta;

• facilitare la costituzione di un consorzio tra più soggetti industriali che possano utilizzare l’attuale sito Marsicano come Foundry;

• individuare immediatamente nuovi soggetti industriali che abbiano la possibilità di effettuare investimenti in modo da consentire una produzione di componenti su supporto a 200mm da collocare su diversi mercati: automotive, salute, home automation, sicurezza, wireless e LED;

• completare, attraverso l’allestimento del reparto CFA, l’attuale processo produttivo dei sensori d’immagine;

• prevedere la realizzazione di un laboratorio di ricerca e sviluppo e relativa minilinea.

La FIOM-CGIL è mobilitata al fine di portare avanti tali proposte che, unitamente a quelle su una nuova organizzazione del lavoro, sono le uniche in grado di consentire la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali.

 


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