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Grazie al calo dell'Euribor legato alla decisione della BCE, le rate dei mutui variabili potrebbero diminuire notevolmente nei prossimi mesi.
Con il recente taglio dei tassi dello 0,25% deciso dalla Banca Centrale Europea (BCE), i mutuatari italiani con mutui a tasso variabile iniziano a beneficiare di un calo delle rate. Secondo uno studio di Facile.it, il ribasso dell'Euribor, il parametro di riferimento per i mutui variabili, già visibile a partire da settembre, porterà un risparmio significativo per molte famiglie. Il calo è stato stimato in circa 18 euro per un mutuo medio variabile di 126.000 euro, con una durata di 25 anni e un loan-to-value (LTV) del 70%, legato all'Euribor a tre mesi più un margine del 1,25%.
Già nel mese di settembre, la rata di un mutuo di questo tipo sarebbe scesa di circa 12 euro, e le previsioni di mercato indicano ulteriori ribassi nei prossimi mesi. Se l'andamento attuale si confermasse, entro la metà del 2025 le rate potrebbero scendere complessivamente di circa 85 euro rispetto a settembre 2024.
Trend ribassista dell'Euribor
La riduzione delle rate è strettamente collegata all'andamento dell'Euribor, che ha già iniziato a mostrare un trend discendente con un calo di circa 15 punti base nel mese scorso. Secondo le previsioni sui Futures dell’Euribor a tre mesi, il calo dovrebbe continuare nel corso del 2024. Lo studio di Facile.it prevede che le rate medie diminuiranno di circa 38 euro entro la fine del prossimo anno, e di ulteriori 47 euro entro il 2025, per un totale di circa 85 euro in meno rispetto ai livelli attuali.
Se analizziamo l’andamento delle rate di un mutuo variabile sottoscritto all'inizio del 2022, si osserva che, dopo un periodo di forti aumenti, c’è finalmente una inversione di tendenza. La rata, che ad agosto 2024 era arrivata a 733 euro (277 euro in più rispetto agli iniziali 456 euro), dovrebbe scendere a circa 721 euro nel mese di settembre, per poi ridursi progressivamente fino a 683 euro entro la fine del 2024 e arrivare a 634 euro entro giugno 2025.
Mutui a tasso fisso ancora più vantaggiosi
Nonostante questo scenario positivo per i mutui variabili, lo studio sottolinea che il calo delle rate non è ancora sufficiente per rendere i mutui variabili competitivi rispetto ai mutui a tasso fisso. Attualmente, i mutui a tasso fisso continuano ad offrire condizioni più vantaggiose per i nuovi mutuatari. Le migliori offerte sul mercato vedono tassi fissi con un TAN a partire dal 2,63%, con una rata mensile di circa 574 euro, che può scendere a 563 euro in caso di mutui green.
Per i mutui a tasso variabile, invece, i migliori tassi attuali partono da un TAN del 4,24%, con una rata mensile intorno ai 675 euro. Sebbene questa cifra sia in calo rispetto ai mesi precedenti, rimane comunque superiore rispetto ai mutui a tasso fisso, che continuano ad essere la scelta più conveniente per chi sta valutando la sottoscrizione di un mutuo.
Come scegliere il mutuo più adatto
La scelta tra mutuo a tasso fisso e variabile dipende da diversi fattori, tra cui la propria capacità di rischio e le previsioni sull'andamento dei tassi di interesse. Mentre il tasso fisso offre la stabilità di una rata costante nel tempo, il tasso variabile può essere vantaggioso in periodi di calo dei tassi, come quello atteso nei prossimi mesi. Tuttavia, le oscillazioni del mercato possono portare incertezza per chi opta per un tasso variabile.
In sintesi, nonostante le prospettive favorevoli per i mutuatari con tasso variabile, i mutui a tasso fisso restano l'opzione più interessante nel breve termine, almeno fino a quando il calo dell'Euribor non diventerà più significativo.