Patto per l'Abruzzo, il Pd smorza gli entusiasmi: "Nessun risultato storico o straordinario"

22 Settembre 2011   13:51  

"E' sbagliato e dannoso per le ragioni dell'Abruzzo dire che l'incontro di ieri a Roma con il Governo e' stato un incontro storico e straordinario. Se tutto si concludesse con quell'incontro, la riunione a Palazzo Chigi potrebbe essere considerata un fallimento ma se si tratta dell'inizio di un lavoro vero sulle singole questioni, si tratterebbe di un primo passo, ma comunque nulla di storico e di eccezionale". Nessun trionfalismo, dunque, da parte del capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Camillo D'Alessandro, che ieri ha preso parte al vertice romano.

Dicendo la sua su quanto avvenuto, D'Alessandro ha spiegato che oggi l'Abruzzo "ha avuto cio' che gli spettava dal 2007, quindi non ci sono state concessioni" ma l'aspetto piu' negativo e' legato al fatto che "non ritengono che l'Abruzzo viva una condizione eccezionale dovuta sia alla crisi che al terremoto. Da questa peculiarita' nasce la vertenza Abruzzo ma tale straordinarieta' non ci e' stata riconosciuta.

L'approvazione dei fondi Fas - ha detto ancora il rappresentante dell'opposizione - e' solo un primo passo perche' non sappiamo niente altro sulle somme e comunque e' singolare che Chiodi dica che l'Abruzzo e' stata l'unica regione accolta a Roma perche' in realta' per tre volte Chiodi ha provato a farsi approvare i fondi Fas e non ci e' riuscito".

D'Alessandro si e' soffermato anche sul tema delle infrastrutture: "il 30 maggio 2009 noi dicevamo che i 6 miliardi destinati all'Abruzzo erano senza copertura e oggi scopriamo che avevamo ragione. Quei 6 miliardi e 960 milioni sono diventati 206 milioni che non bastano per attrezzare una partita competitiva. E poi non sono arrivate risposte ne' per il Master plan ne' per il Piano del Sud. Chiodi sappia - ha concluso - che non riuscira' a rompere il Patto, nonostanete ci abbia provato".

Il Pd chiede, tra l'altro, che "la questione del terremoto torni ad essere una questione nazionale" mentre ad oggi "non sono previsti fondi in piu' per il sisma".

Il consigliere regionale Giuseppe Di Luca ha criticato il presidente della Regione che "rinuncia a combattere per l'Abruzzo" e si e' augurato che "non ci troveremo nelle stesse condizioni di Lampedusa"


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