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Turisti  e operatori contestano l'istituzione, vicino alla spiaggia libera  dell'Area marina protetta della Torre di Cerrano, di un parcheggio  realizzato su un terreno agricolo privato, gestito dalla «Cerrano  Trade», società pubblica dell'Ente cui fa capo l'area.
È previsto il pagamento giornaliero di cinque euro, prezzo comprensivo  di una visita guidata alla Torre. Sulla ricevuta - che viene intestata a  chi parcheggia l'auto ed è valida per una famiglia - si specifica solo  che l'importo è per la visita. Cartelloni vicino al chiosco propongono  abbonamenti di 20 euro per una settimana e 50 per un mese. «Un vero  salasso - protestano gli utenti - perchè di fatto è un parcheggio per  chi viene qui al mare ed è costretto a utilizzare per forza quello  spiazzo altrimenti, con tutti i divieti di sosta che vi sono, arrivano  multe anche di 70 euro euro». Secondo alcuni operatori e avventori «da  quando è stato istituito il parcheggio a pagamento, il flusso si è  ridotto notevolmente. Un danno ulteriore - affermano - che si aggiunge a  quello di una stagione già critica per via del tempo». Il presidente  dell'Ente, Benigno D'Orazio, spiega: «Abbiamo bonificato un'area privata  rendendola accessibile e fruibile a tutti, regolarizzandola e  accollandoci le spese di affitto. Non viene chiesto nessun contributo  per chi visita la Torre e i suoi laboratori di biologia marina; chi non  vuole visitare la Torre e vuole solo andare al mare ha la possibilità di  usufruire del parcheggio, fermo restando la disponibilità del biglietto  per la visita. Va notato che negli anni scorsi una piccola parte di  quell'area veniva usata in modo del tutto abusivo e che, comunque,  quella è un'area privata e avrebbe potuto essere recitata e chiusa come  lo è una attigua. In questo modo abbiamo solo miglioratogli accessi e  gli introiti serviranno solo per ricompensare le spese».