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Per molte occupazioni aprire una partita IVA è un passo obbligato. Tutti coloro che lavorano in maniera autonoma (freelance) o sono professionisti che svolgono un’attività di tipo continuativo con un reddito annuale al di sopra dei 5mila euro, devono infatti necessariamente averla. Considerando che sono sempre di più quelli che ne hanno bisogno al giorno d’oggi, cerchiamo di chiarire come questa funzioni e quali sono i costi annessi. Per saperne di più sull’apertura online della partita IVA e altri dettagli, inoltre, vi consigliamo di dare un’occhiata a questo approfondimento https://qonto.com/it/tips/freelancers/aprire-partita-iva-online.
Innanzitutto, è bene parlare con una persona competente e fidata, il nostro commercialista, se lo abbiamo, o un altro che ha delle buone recensioni da parte dei suoi clienti, che ci sappia indirizzare verso l’opzione migliore per noi. Perché se è vero che aprire una partita IVA è facile e del tutto gratuito, le due possibili varianti sono molto diverse tra loro soprattutto per quanto riguarda i costi di mantenimento:
Le vedremo nel dettaglio più avanti, quello che possiamo intanto specificare è che la partita IVA in generale è composta da undici numeri:
Per aprire la partita IVA è necessario fare una comunicazione direttamente all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dal primo giorno di attività. Ciò deve essere fatto con una dichiarazione che varia a seconda dell’esigenza:
Durante la compilazione dovremo specificare di quale attività ci occupiamo inserendo il codice ATECO corrispondente e, come anticipato, scegliere il tipo di regime contabile più adatto alle nostre esigenze tra quello ordinario e quello forfettario.
Partita IVA e conto corrente: vediamo cosa è meglio fare
Uno dei dubbi che possono sorgere dopo aver aperto la partita IVA, riguarda la tipologia di conto corrente per il quale optare. Ovvero, la scelta tra un conto di tipo business online, oppure uno tradizionale in banca. Per chi predilige la prima opzione, quello che viene offerto dagli istituti di pagamento online spesso e volentieri ha dei grandi vantaggi. È il caso di Qonto, ad esempio, che consente a PMI, startup e liberi professionisti di aprire un conto business online in grado di sostituire il conto corrente delle banche tradizionali.
Un conto di questo tipo consente all’utente di velocizzare e semplificare le operazioni. Ad esempio, il commercialista ha un accesso personale e autonomo per la consultazione dell’estratto conto e delle ricevute. Inoltre, è possibile accedere a tutta una serie di servizi complementari che consentono di gestire le finanze al meglio.
Ogni categoria, ovviamente, gode di vantaggi personalizzati. Ad esempio, per i professionisti e i titolari di partita IVA è possibile gestire i pagamenti in modo semplice, allegando il giustificativo di spesa con una foto direttamente dall’app. Per le aziende vi sono altre funzionalità utili dedicate ai collaboratori, che possono effettuare pagamenti con le loro carte e allegare scontrini e ricevute con un clic, senza dover più fare note spese. I Manager possono dare accessi diversi per ogni mansione. Queste sono solo alcune delle tante funzionalità che risultano utilissime per gli utenti, è possibile infatti ottenere un’offerta personalizzata e un team di supporto sarà sempre al servizio del cliente per ogni esigenza.