Speciale White Information, Luca Balestrieri: dobbiamo scegliere la nostra élite progettuale

24 Marzo 2012   18:22  

Il peggior problema dell’Italia è una mancanza di programmazione. In Germania hanno scelto di veicolare i grandi cambiamenti e l’innovazione per il tramite delle imprese e delle banche, in Francia, invece, hanno puntato sulla pubblica amministrazione, perché lì la P.A. rappresenta l’élite della progettazione. Mi pare che, dovendo per forza di cose escludere il secondo caso (data la situazione di collasso che viviamo nella P.A) non possiamo far altro che adottare uno schema di tipo tedesco: non per scelta ma per necessità.

Eppure nessuna scelta viene fatta, anzi, si procede tentoni senza individuare un progetto né chi o per il tramite di chi attuarlo.  Sappiamo forse quale è il modello italiano? No, perché non esiste. Avevamo prima il modello (se così vogliamo chiamarlo) delle grandi imprese, poi anche quello dei distretti, ma oggi sappiamo che fine hanno fatto le prime e i secondi, cioè sappiamo quanti siano i settori economici che abbiamo perso e che andremo a perdere nei prossimi anni, settori nei quali un tempo eravamo primi.

Insomma, tutte le iniziative cozzano contro l’inesistenza di una visione sistemica: faccio un esempio. Abbiamo investito 1,4 mld di euro nello sviluppo delle reti ma da quell’investimento non è nato praticamente nulla: nessuna nuova impresa, ricaduta zero.

Da ultimo, anche riflettere sul livello di innovazione che il Paese può sostenere sarebbe opportuno, sia che ci sia o no una vision progettuale.

(Luca Balestrieri, Direttore Digitale Terrestre Rai - Presidente “Tivù Srl”)


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