Turismo, per rialzarsi dal Coronavirus si punterà sulla tecnologia

18 Marzo 2020   15:38  

Con l’emergenza sanitaria attualmente in atto, è chiaro che il settore del turismo è uno dei tanti che stanno risentendo maggiormente della crisi. Nelle prossime settimane la situazione chiaramente non sarà tanto diversa, visto che perlomeno fino al 3 aprile le disposizioni del Governo non cambieranno e si dovrà capire se si arriverà al picco in tempo utile o se sarà necessario prorogare le misure già prese.

Di conseguenza, anche tante imprese che lavorano nel mondo del turismo, stanno già cercando di capire come fare per poter ripartire: la tecnologia è sicuramente uno strumento fondamentale in tal senso, visto che ci sono svariate soluzioni per le persone per poter scoprire luoghi e ambienti anche senza doversi muovere, ma rimanendo comodamente seduti sul divano di casa.

Il live streaming e i tour virtuali, giusto per fare due esempi, sono delle soluzioni che potrebbero dare ottimi risultati, per via del fatto che offrono la possibilità di mostrare dei filmati anche in real time agli spettatori, che hanno la possibilità sia di interagire che di commentare tali immagini. Interattività, quindi, sarà la parola d’ordine.

Viaggi e web: un esempio di come sono cambiate le nostre abitudini

Ormai il web ha trasformato completamente le nostre abitudini e non solo in termini di viaggi. Chi ha sempre sognato di andare a Las Vegas, ad esempio, può tranquillamente far conto su alternative più che valide, dato che ormai le più vantaggiose piattaforme di gioco su internet, propongono una lista di giochi veramente impressionante. Quello che stupisce, in modo particolare, è l’esperienza di gioco, che è stata notevolmente migliorata nel corso degli ultimi anni, raggiungendo dei picchi prestazionali veramente difficili da immaginare. Anche dal punto di vista grafico e sonoro, infatti, lo sviluppo dei software ha fatto in modo di sentirsi realmente dentro un casinò, rimuovendo quasi ogni differenza rispetto all’esperienza di gioco reale.

La tecnologia per viaggiare intorno al mondo

Anche se adesso non è possibile, quando il Coronavirus sarà debellato una volta per tutte, tante persone vorrebbero ripercorrere le orme di Phileas Fogg, il protagonista di “Il giro del mondo in 80 giorni”, il celebre romanzo di Jules Verne. Ebbene, stando ad una ricerca minuziosa pubblicata su L’insider, sembra proprio che la tecnologia abbia permesso, ormai, di fare il giro del globo in molto meno tempo. 

Volete un esempio? Semplice: se scegliete l’aereo come mezzo di trasporto, dovete sapere che impiegherete solamente 3,3 giorni, ovvero per la precisione 80 ore, per compiere il giro del mondo. Attenzione, però, dato che i 44720 chilometri, partendo dall’aeroporto di Londra e fissando la destinazione di ritorno sempre nella capitale inglese, non sono fedeli in confronto al percorso originale. La “colpa” è delle coincidenze aeree, ma anche del fatto che è necessario prendere pure tre treni per riuscire a completare questa impresa. Via mare? Serve molto più tempo, dato ci vogliono 45726 chilometri e qualcosa come 72 giorni di navigazione: tra tutti i mezzi di trasporto, quello marittimo è indubbiamente quello che, per tempistiche e modalità, si avvicina di più rispetto al percorso compiuto da Fogg. Infatti, in treno ci vogliono 41 giorni in meno, mentre in auto si impiegano 48 giorni in meno addirittura.


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